CARICO IMMEDIATO in IMPLATOLOGIA

È una procedura di Implantologia che permette di realizzare una protesi fissa provvisoria contestualmente alla seduta chirurgica di inserimento degli impianti, o a breve distanza da questa (24-36 ore). Può riguardare il singolo impianto o un gruppo di impianti, fino ad una intera arcata. Ne deriva un beneficio clamoroso: il Paziente riceve subito la sua nuova protesi fissa senza transitare attraverso il lungo periodo di attesa della guarigione, tipico della implantologia tradizionale. Il Paziente ottiene sia un vantaggio estetico, sia un vantaggio funzionale.

Per saperne di più...

  • È possibile inserire un impianto nella stessa seduta dell’estrazione del dente naturale e realizzare immediatamente un provvisorio ?

    SI !!!

    In casi selezionati questa soluzione non solo è fattibile, ma consigliabile in quanto l’inserimento dell’impianto previene, in buona parte, il riassorbimento dell’osso che inevitabilmente fa seguito alla estrazione.

    Inoltre il Paziente risolve in maniera soddisfacente il problema della perdita del dente, soprattutto dei settori ad alta valenza estetica, come la zona dei denti anteriori.

    Si parla in questi casi di Impianti post-estrattivi a carico immediato.

    Nella sequenza successiva è riportato un esempio di carico immediato su impianto post estrattivo.

    Il dente da estrarre è l’incisivo centrale superiore di sinistra: si tratta di un dente divenuto estremamente mobile a causa di gravi problemi gengivali (infezioni subentranti)

    La soluzione scelta, in accordo con la Paziente, ha l’evidente vantaggio di non coinvolgere i denti adiacenti, come avverrebbe in caso di un ponte classico e di risolvere in maniera ottimale il problema del provvisorio.

    Ottenuta, nei tempi dovuti, l’integrazione dell’impianto si passerà a costruire il dente protesico definitivo.

    Questa modalità di trattamento è possibile a patto che l’impianto appena inserito sia stabile e che la situazione ossea e gengivale sia favorevole.

    Fondamentale è perciò la selezione dei casi: affinchè un’opzione di questo genere abbia successo, occorre che i parametri di base siano rispettati.

    La pianificazione pre-operatoria del caso è ancora una volta fondamentale.

    In assenza di condizioni favorevoli, il provvisorio sarà applicato in un secondo tempo.

    Si parlerà in questo caso di impianto post-estrattivo a carico differito.

  • ALL ON 4 Carico immediato di una intera arcata. Protocollo COLUMBUS

    Particolarmente interessante e coinvolgente, sia per il Paziente sia per il Dentista, è la possibilità di estendere la metodica del carico immediato ad una intera arcata.

    Lo scopo è di ottenere una riabilitazione odonto-protesica totale superiore o inferiore fissa, funzionale, estetica ed affidabile nel tempo.

    ALL ON 6 arcata superiore

    ALL ON 6 arcata superiore

    La procedura è nota come ALL ON 4 oppure ALL ON 6, in base al numero di impianti per arcata; è applicabile alla quasi totalità delle arcate inferiori e a moltissime arcate superiori.

    La protesi provvisoria viene realizzata entro 24-36 ore dalla seduta in cui,contestualmente, si effettuano sia le estrazioni dei denti naturali compromessi sia l’intervento di implantologia.

    IL manufatto protesico viene avvitato direttamente sugli impianti.

    A distanza di 4/5 mesi, ottenuta l’osteo-integrazione degli impianti, verrà costruita una protesi definitiva.

  • Quali sono i vantaggi del CARICO IMMEDIATO applicato ad una intera arcata rispetto ad una tecnica implantare tradizionale ?

    • Casi in cui, per ragioni anatomiche,ossia ridotta altezza ossea nei settori posteriori,non sia realizzabile una riabilitazione implanto-protesica fissa tradizionale.
    • Riduzione dei tempi di guarigione e dei disturbi del Paziente, il quale beneficia da subito della nuova protesi fissa, senza la necessità di ricorrere ad una protesi provvisoria mobile nell’ attesa lunga e sfibrante del definitivo.
    • Condizionamento biologico e mirato della guarigione dei tessuti molli (gengive) e dei tessuti duri (osso).
    • Riduzione dei tempi di guarigione.
    • Minor trauma, non solo chirurgico, ma anche psicologico: la guarigione è una sola ed il Paziente ha subito la sua protesi fissa funzionale.
    • Riduzione del numero delle sedute
    • Ottima predicibilità del trattamento: altissima probabilità di avere successo
    • Riduzione dei costi (rispetto ad una tecnica implantare tradizionale)
  • Come si può sapere se il Carico Immediato All on 4 si può fare ?

    Occorre una prima visita odontoiatrica durante la quale il dentista esamina la situazione odontoiatrica, raccoglie i dati clinici generali pregressi ed attuali del Paziente e prende atto delle sue esigenze e delle aspettative.

    Una parte importante di questo primo colloquio è dedicata alla informazione.

    Al Paziente vengono illustrati con dovizia di particolari i tempi, i modi, i vantaggi ed i limiti della tecnica.

    Tuttavia un giudizio definitivo di fattibilità potrà essere formulato solo dopo la valutazione degli specifici esami radiografici.

    In primo luogo una RX Panoramica Dentaria OPT a cui dovrà seguire una TAC VOLUMETRICA CONE BEAM della arcata da riabilitare.

    La TAC fornisce indispensabili informazioni circa l’osso, in cui vogliamo inserire gli impianti ed i suoi rapporti con le strutture anatomiche adiacenti, come il seno mascellare o i nervi.

    Con la TAC si ottengono non solo ricostruzioni 3D, ma soprattutto sezioni seriali precise della zona da impiantare. Queste immagini guideranno il dentista sia nella fase preliminare di programmazione dell’intervento, sia nella fase realizzativa.

    La TAC è un esame irrinunciabile in vista di interventi così importanti!!

     

    In casi particolarmente complessi, o quando si opti per uno studio ancora più accurato, è addirittura possibile, a partire dai dati TAC costruire fisicamente un modello in resina scala 1:1 della arcata.

    Su questo modello, chiamato “replica in solido”, è possibile fare quelle

    valutazioni e quelle misurazioni che si rivelano utili ad una corretta pianificazione dell’intervento.

  • Quanti impianti sono necessari per costruire una protesi fissa su una arcata intera ?

    Generalmente 4 impianti sono sufficienti: tecnica all-on-4.

    tecnica all on 4

    tecnica all on 4

    In alcuni casi, a giudizio dell’implantologo protesista, ed in accordo con il Paziente si opta per 6 impianti: tecnica all-on-6.

  • Come viene costruita la protesi fissa provvisoria ?

    Secondo il protocollo COLUMBUS, terminato l’intervento di inserimento degli impianti, viene subito presa una impronta, a partire dalla quale, in laboratorio, viene realizzata una fusione in metallo nobile, rivestita in resina rosa, su cui vengono montati i denti protesici.

    Il prodotto finale è una protesi fissa provvisoria che, il giorno successivo all’intervento, viene montata sugli impianti mediante piccole viti a scomparsa.

    Il foro di accesso per queste viti si troverà sulla superficie masticatoria dei denti, salvaguardando l’estetica.

    fori di accesso delle viti di fissaggio

    fori di accesso delle viti di fissaggio

    Una protesi di questo tipo viene pertanto chiamata “PROTESI AVVITATA”, ed è fissa per il Paziente (il quale non la può rimuovere), ma rimuovibile dal dentista attraverso il semplice svitamento delle viti di fissaggio.

    avvitamento della protesi sugli impianti

    avvitamento della protesi sugli impianti

  • Perché la protesi provvisoria non viene realizzata in sola resina ?

    Altri protocolli operativi prevedono che la protesi provvisoria sia realizzata interamente in resina, senza fusione in metallo.

    Il protocollo COLUMBUS prevede la costruzione del provvisorio su una base in metallo nobile (fusione) in quanto questa struttura è caratterizzata da una straordinaria rigidità, tale da rendere gli impianti solidali l’uno all’altro, impedendone quei reciproci micromovimenti che risulterebbero negativi ai fini dell’osteointegrazione.

    Un provvisorio in sola resina presenterebbe un’eccessiva flessibilità.

    Nel carico immediato gli impianti richiedono una totale fissità per giungere al successo.

    Questa caratteristica, cioè la fusione, differenzia in maniera sostanziale il PROTOCOLLO COLUMBUS , seguito presso lo Studio Dr. Cantamessa, da tutte le altre procedure di riabilitazione ALL-ON-4.

  • Quanto tempo deve essere portato il provvisorio ?

    Generalmente dopo 4-6 mesi, si valuta l’avvenuta osteo-integrazione degli impianti e si procede alla realizzazione della protesi avvitata definitiva.

  • Perché non viene costruita subito una protesi definitiva ?

    Il passaggio attraverso una protesi provvisoria è d’obbligo.

    Infatti dopo l’inserimento degli impianti ( e a maggior ragione quando si è provveduto contestualmente ad estrarre i denti naturali residui) i tessuti, osso e gengive, vanno incontro ad un processo di guarigione, cioè di contrazione e maturazione. Il provvisorio costruito il giorno stesso dell’intervento, risulterebbe non più congruo, cioè non più adatto alla nuova situazione raggiunta.

  • Durante la fase del provvisorio il Paziente potrà masticare normalmente ?

    Il Paziente dal giorno stesso dell’applicazione della protesi provvisoria potrà alimentarsi ed avere una “attività masticatoria”controllata e calibrata al tempo di guarigione.

    Sarà cioè istruito a masticare cibi di consistenza progressivamente crescente, in relazione al livello di guarigione stabilito dal tempo trascorso, fino a raggiungere una funzione normale.

  • La protesi provvisoria avrà una estetica buona ?

    estetica della protesi columbus provvisoria superiore

    estetica della protesi columbus provvisoria superiore

    L’aspetto estetico sarà più che soddisfacente.

    Se è vero che il provvisorio viene realizzato in un brevissimo spazio di tempo ( un solo giorno !!! ) è altrettanto vero che nei giorni che precedono l’intervento, la sua costruzione viene già preimpostata. Si terrà conto di importanti parametri, come ad es. la forma dei denti, stabilita sulla base della fisiognomia del volto del Paziente, la linea del sorriso, gli spazi disponibili etc.. Tutto ciò concorre ad una buona estetica.

    Il provvisorio viene costruito con gli stessi criteri della protesi definitiva: ne sarà solo l’anticipazione.

Qualunque dubbio tu abbia sulle metodiche dei nostri servizi, non esitare a contattarci, saremo lieti di rispondere ad ogni tuo quesito.

Studio Cantamessa

Fissa un appuntamento

Contattaci per fissare un appuntamento.