CONSERVATIVA

La Conservativa è la specialità della odontoiatria che si interessa della cura della carie dei denti; viene così chiamata perché il suo scopo consiste nel “conservare” il più a lungo possibile il dente malato, possibilmente mantenendolo vitale. Si distingue la conservativa diretta (otturazioni) e la conservativa indiretta (intarsi).

Per saperne di più...

  • Che cosa è la carie ? perché bisogna curarla ?

    È una malattia distruttiva su base infettiva, che colpisce i tessuti duri del dente (smalto e dentina).
    Ha carattere progressivo: se non curata porta alla perdita del dente.

  • Da cosa è causata la carie dentaria ?

    È causata dalla placca batterica: cioè quella sottile pellicola (biofilm) spesso invisibile, che riveste la superficie dei denti.

    01 placca batterica

    01 placca batterica

    La placca è costituita da colonie di batteri e da prodotti del disfacimento delle sostanze alimentari, di cui i batteri si nutrono.

    02-colonie-batteriche_ingrandimento-al-microscopio-a-scansione-elettronica

    02 colonie batteriche ingrandimento al microscopio a scansione elettronica

    I batteri a loro volta producono delle sostanze tossiche (soprattutto enzimi e sostanze acide provenienti dal loro metabolismo) in grado di attaccare la struttura del dente, distruggendola.
    Si formano così le lesioni cariose, cioè della vere cavità, anche molto profonde, in cui la placca batterica si annida, amplificando ulteriormente la propria azione distruttiva.

  • È possibile prevenire la carie ?

    SI !!
    Essenziale è una corretta igiene orale (spazzolino con dentrifricio al fluoro e filo interdentale) possibilmente dopo ogni assunzione di cibo.
    È bene prestare attenzione anche alle abitudini alimentari, limitando i cibi dolci potenzialmente cariogeni ( gli zuccheri sono un ottimo alimento per i batteri della placca !!).
    Una misura di valida profilassi può essere considerata la sigillatura dei solchi dei molari.

    03 sigillature dei solchi dei molari

    03 sigillature dei solchi dei molari

    I solchi rappresentano la principale via di aggressione dello smalto da parte dei batteri; sigillandoli mediante una resina trasparente  (assolutamente estetica) si chiude la porta ai batteri cariogeni.
    La sigillatura va riservata ai piccoli Pazienti intorno ai 7-8 anni di età, nei quali i primi molari definitivi siano presenti in arcata, o anche in età superiore qualora esista una particolare propensione alla carie.
    Le sigillature mostrano una ottima resistenza nel tempo, ma vanno periodicamente controllate dal dentista.
    La fluorizzazione per ionoforesi è sicuramente utile a prevenire la carie nell’età pediatrica.
    Il fluoro mineralizza lo smalto e riduce la capacità dei batteri di aderire alla superficie dentale. Generalmente il trattamento viene riservato a pazienti cariorecettivi .

  • Esistono situazioni che predispongono alla carie ?

    L’ igiene orale carente ed l’assunzione di cibi dolci favoriscono , per i motivi descritti, lo sviluppo della carie.
    Altrettanto importante è l’architettura delle arcate dentarie. In particolare un non corretto allineamento dentale con affollamento (“denti accavallati”) o con rotazioni (“denti storti”) rende difficile da parte del Paziente una adeguata eliminazione dei residui di cibo e quindi della placca.

    04 affollamento dentario

    04 affollamento dentario

  • Esistono vari tipi di carie?

    Osserviamo l’anatomia del dente:

    anatomia del dente

    anatomia del dente

    Schematicamente si distingue:

    1. Carie iniziale o superficiale: prende origine dai solchi presenti sulla superficie occlusale (=masticante) dei denti.
      06-carie-iniziale

      Carie iniziale

      Altre volte, la carie inizia dal punto di contatto con il dente adiacente. In questo caso la carie viene definita interprossimale.

      carie interprossimale

      carie interprossimale

      La carie iniziale interessa lo smalto, causandone la demineralizzazione. Lo smalto perde la sua normale consistenza dura e va incontro al rammollimento aprendo la strada alla progressione della carie verso la dentina.
      In questa fase la carie dà al dente un aspetto opaco, gessoso via via più scuro, tendente al bruno.

      carie interprossimali degli incisivi

      carie interprossimali degli incisivi

      Non sempre e non necessariamente è apprezzabile dal Paziente una vera e propria cavità.

    2. Carie penetrante: procedendo la demineralizzazione, il processo carioso interessa in maniera evidente anche la dentina, “penetrando”in profondità nel contesto del dente. Nei casi estremi la distruzione è così profonda da raggiungere anche la polpa, che contiene vasi sanguigni e terminazioni nervose: viene chiamata comunemente “nervo”. Si produce così una pulpite (vedasi sezione ENDODONZIA).
      carie penetrante

      carie penetrante

      La pulpite acuta è un evento drammatico, estremamente doloroso che richiede l’immediata cura canalare (=devitalizzazione).
      La pulpite può essere causa di complicanze infettive anche molto gravi:
      necrosi del dente,ascessi odontogeni, granuloma apicale, cisti radicolare, con rischio di perdita del dente e con potenziali ripercussioni sulla salute generale.

      necrosi della polpa e granuloma apicale

      necrosi della polpa e granuloma apicale

      per un approfondimento di questi argomenti si rimanda alla sezione ENDODONZIA

  • Come viene fatta la diagnosi di carie ?

    Una carie superficiale o iniziale causa sintomi inizialmente molto lievi, quali sensibilità o dolenzia al caldo, al freddo, al dolce, o alla masticazione, ma può risultare del tutto asintomatica ed il Paziente non ne avverte la presenza.

    Nel caso di carie penetrante i sintomi si aggravano d’intensità fino alla pulpite con dolore estremamente acuto, intenso, tipicamente pulsante: è il  classico “mal di denti”, spesso non gestibile nemmeno dai più aggressivi antidolorifici.

    Il dentista conferma il sospetto di carie  in base all’aspetto del dente e in base all’esame radiografico endorale che mostra, in corrispondenza della lesione cariosa, una immagine radiotrasparente variamente estesa rispetto alla struttura del dente.
    Questa immagine, che appare “nera”sulla RX è l’espressione della demineralizzazione cariosa dello smalto e della dentina.

    RX di un molare inferiore cariato

    RX di un molare inferiore cariato

    L’esame radiografico è essenziale per fare diagnosi di carie, soprattutto quando la lesione si sviluppa a partire dal punto di contatto con il dente adiacente (carie interprossimale). In questi casi la carie può risultare “invisibile”ad un esame visivo esterno, ma perfettamente documentabile con una RX endorale.

    RX carie interprossimale

    RX carie interprossimale


    carie interprossimale

    carie interprossimale

  • Curare la carie fa male ?

    NO !!!  perché nello Studio del Dr. Cantamessa ogni trattamento potenzialmente doloroso viene eseguito in anestesia locale, pertanto in assenza di dolore.
    Un Paziente che non sente dolore è un Paziente collaborante, attivo, che aiuta il dentista a far bene il proprio lavoro, ricevendone un evidente vantaggio.

  • Come viene curata la carie ?

    Una carie viene curata con una otturazione. Si è detto che le otturazioni fanno parte di quella disciplina chiamata conservativa.
    L’attuale conservativa è basata sul concetto della minima invasività.ossia le tecniche per la cura della carie devono essere tali da rispettare il più possibile le strutture naturali del dente.
    In questo campo i progressi compiuti sono stati enormi e sono legati alla introduzione di materiali da otturazione molto performanti,
    Il dentista elimina, con strumenti meccanici,  solo il tessuto cariato, risparmiando il tessuto sano, secondo il principio della preparazione minimamente invasiva della cavità da otturare e successivamente procede alla sua otturazione.

    preparazione minimamente invasiva della cavità da otturare

    preparazione minimamente invasiva della cavità da otturare


    otturazioni multiple sui denti- rontali

  • Come viene otturato il dente cariato ?

    Messi da parte materiali metallici come l’ amalgama d’argento ( le “piombature”), che fanno parte della storia della odontoiatria, le otturazioni vengono realizzate con materiali estetici, biocompatibili, scelti in base alle caratteristiche di colore del dente e modellati per stratificazioni incrementali nella cavità da otturare, secondo la forma anatomica del dente.
    Questa è la conservativa diretta, cioè il dentista lavora direttamente sul dente, nella bocca del Paziente.

    otturazione di un premolare

    otturazione di un premolare

    I materiali da otturazione sono definiti “compositi, cioè materiali costituiti, composti da più elementi, ciascuno con caratteristiche diverse:

    1. Matrice resinosa organica, che garantisce la plasticità
    2. Matrice inorganica riempitiva, che garantisce la resistenza
    3. Altri componenti, quali elementi leganti ed  elementi attivanti

    I compositi sono fotopolimerizzabili, cioè una volta modellati vengono induriti mediante lampade a Raggi UV (luce blu).

    lampada a Raggi UV

    lampada a Raggi UV

    I compositi si prestano, inoltre,  ad essere impiegati nella sostituzione di vecchie otturazioni in amalgama, cioè in metallo e quindi scure, con risultati molto soddisfacenti a rispondere alla richieste estetiche dei Pazienti.

    sostituzione di vecchie otturazioni metalliche

    sostituzione di vecchie otturazioni metalliche

  • Queste otturazioni fatte con materiali estetici durano nel tempo ?

    SI !!!  La resistenza all’abrasione è ottima; inoltre, grazie all’impiego di sistemi adesivi di ultima generazione rimangono perfettamente adesi al dente otturato.
    Gli adesivi sono la vera “chiave di volta” della tecnica, in quanto rappresentano l’interfaccia tra cavità da otturare e otturazione, rappresentandone il sigillo.

  • Un dente otturato non richiede ulteriori attenzioni da parte del Paziente?

    NO !!!  come i denti sani, necessita di tutte le manovre di igiene orale domiciliare consigliate dal dentista.
    Altrimenti si produrranno della carie secondarie, cioè delle carie a carico del confine dente-otturazione, oppure altre lesioni cariose in settori diversi del dente, lontano dalle otturazioni.

  • Le otturazioni sono l’unico modo per risolvere il problema carie ?

    La conservativa, come è stata sopra descritta, viene chiamata diretta: il dente viene curato direttamente nella bocca del paziente.
    Ma esiste anche la conservativa indiretta: è il capitolo degli intarsi.

  • In cosa consiste fare un intarsio ? di cosa si tratta ?

    Il dentista rimuove il tessuto cariato dal dente, sempre secondo i criteri della minima invasività, prende una impronta di precisione del dente e della cavità preparata e la invia al Laboratorio Odontotecnico.
    In laboratorio viene costruito un manufatto chiamato intarsio, che corrisponde, con estrema precisione, alla parte andata perduta del dente.

    intarsi multipli

    intarsi multipli

    Il dentista, in una seconda seduta, applica l’intarsio al dente mediante avanzati sistemi adesivi ed ad un sottilissimo film di cemento specifico.

  • Quando sono indicati gli intarsi ?

    Gli intarsi sono indicati in caso di carie che abbiano portato alla distruzione di ampie parti strutturali dei denti posteriori (premolari e molari) a
    vitalità conservata. In questi casi realizzare una otturazione può presentare problemi.

    indicazioni agli intarsi

    indicazioni agli intarsi

    L’intarsio, dal momento che viene realizzato in laboratorio, permette la modellazione di forme anche molto complesse e, fatto non trascurabile, consente di ottenere una maggiore precisione nell’ accoppiamento con la porzione conservata del dente.

    realizzazione degli intarsi in laboratorio

    realizzazione degli intarsi in laboratorio

    Una volta cementato sul dente (e forse si dovrebbe parlare di incollaggio) l’intarsio ne riproduce in modo naturale forma e volumi, garantendo una estetica migliore ed una durata nel tempo maggiore rispetto alle “normali” otturazioni.

  • Di che cosa sono fatti gli intarsi ?

    Oggi gli intarsi vengono costruiti con gli stessi compositi con cui sono realizzate le otturazioni.

    intarsi in composito

    intarsi in composito

    Un’alternativa è rappresentata dalla ceramica, che però risulta meno consigliabile per la sua alta densità (quindi durezza) che risulterebbe troppo elevata  rispetto alla struttura del dente naturale, innescando il rischio di fratture.

  • Gli intarsi hanno un costo maggiore rispetto alle otturazioni ?

    SI !!!!!  a causa del fatto che per la loro realizzazione è necessaria una fase intermedia di costruzione  in laboratorio.

  • In conclusione quali sono i vantaggi degli intarsi rispetto alle otturazioni ?

    • Maggiore precisione e quindi maggiore durata nel tempo
    • Migliore estetica, qualora la parte di dente da integrare risulti molto estesa

Qualunque dubbio tu abbia sulle metodiche dei nostri servizi, non esitare a contattarci, saremo lieti di rispondere ad ogni tuo quesito.

Studio Cantamessa

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