PROTESI MOBILE TOTALE ED IMPLANTOLOGIA

La protesi mobile totale è la tradizionale soluzione indicata in caso di mancanza totale dei denti naturali. Tuttavia la prevenzione ed il progredire della cure odontoiatriche, insieme al miglioramento globale delle condizioni di vita hanno comportato una riduzione del numero dei Pazienti che vanno incontro all’edentulismo totale, cioè alla mancanza assoluta dei denti. Ciò nonostante esiste ancora una importante fascia della popolazione che necessita di una protesi odontoiatrica totale, cioè di una dentiera mobile tradizionale. Si tratta di un tipo di Paziente, per lo più anziano, che in questo Studio Dentistico viene preso nella considerazione che egli merita. Tutto ciò nella convinzione che realizzare una protesi mobile totale non debba essere considerata una terapia di secondo ordine e nella consapevolezza della importanza delle problematiche, non solo psicologiche, che una dentiera comporta.

Elderly couple sitting at table

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  • Viste le attuali possibilità offerte dalla implantologia, ha ancora senso, oggi, parlare di protesi totale ?

    Certo !!!

    Esistono molti Pazienti che per varie ragioni non possono o non vogliono avvicinarsi alla implantologia.

    Basti pensare alle situazioni in cui “non c’è osso”, cioè quando per mancanza di un adeguato supporto di osso l’implantologia non sia ragionevolmente proponibile. Oppure quando esistono delle controindicazioni inerenti la salute generale del Paziente; o quando ancora il Paziente non voglia affrontare l’intervento chirurgico necessario per l’inserimento degli impianti.

    Protesi dentali totali

    Protesi dentali totali

  • Un trattamento così tradizionale come la Protesi Totale ha avuto negli ultimi anni una evoluzione ?

    I principi costruttivi sono sostanzialmente rimasti invariati nel tempo: si tratta di una procedura ormai collaudata e codificata.

    Alla base di tutto, come in tutte le discipline della odontoiatria, si pone un piano di trattamento corretto, cioè di un progetto che tenga conto di vari parametri, tra cui: le caratteristiche anatomiche delle basi su cui poggerà la dentiera, l’inserzione (=attaccatura) dei muscoli dell’apparato della masticazione, la conformazione della fisiognomia e la carnagione del viso del Paziente, fattori che a loro volta condizionano forma, dimensione e colore dei denti della protesi.

    Seguirà la fase delle impronte (fondamentali !!) e delle registrazione dei rapporti tra le due arcate (=rapporti intermascellari).

    E, infine: le fasi di costruzione in laboratorio del manufatto finale, opportunamente intervallate da sedute in studio comprensive della importantissima prova estetica che permette al dentista, con la attiva partecipazione del Paziente, di prefigurare l’impatto visivo che avrà la protesi finita.

  • Qual è il principale problema della dentiera ?

    È la instabilità della protesi.

    Tutti i portatori di dentiera sanno che , mentre una protesi mobile superiore ha ottime probalità di risultare stabile, altrettanto non si può dire di una protesi mobile inferiore, almeno non sempre.

    Perché ?

    Perché la protesi superiore trova un maggiore ancoraggio naturale sulla base su cui appoggia. Questa base è ampia, e grazie ad una azione di suzione viene a crearsi un effetto ventosa di sottovuoto che stabilizza la protesi.

    protesi totale superiore

    protesi totale superiore

    Nel caso della protesi inferiore la base di appoggio è meno estesa: l’effetto ventosa è meno evidente.

    cresta edentula atrofica

    cresta edentula atrofica

    Non solo , ma nella arcata inferiore, la retrazione dell’osso che è conseguenza della perdita dei denti, raggiunge spesso gradi importanti , fino alla atrofia ossea (cioè una riduzione estrema dell’altezza e dello spessore della cresta ossea mandibolare, situazione che viene definita “cresta edentula atrofica”).

    In questi casi è impossibile assicurare al Paziente una stabilità soddisfacente della sua dentiera inferiore.

    Una protesi instabile riduce sensibilmente la qualità della vita, influendo negativamente sulle abitudini alimentari, sulla funzione della parola, sui comportamenti sociali, minando in definitiva l’equilibrio psicologico del Paziente.

    Una protesi “che balla” passerà la maggior parte del suo tempo nel bicchiere !!!

    protesi nel bicchiere

    protesi nel bicchiere

  • Ma allora una dentiera inferiore non potrà mai essere stabile ?

    Paradossalmente la specialità odontoiatrica più giovane è venuta in soccorso alla specialità più antica !

    Ossia l’implantologia ha integrato con successo la soluzione “protesi mobile”, nel senso che l’implantologia ha permesso di risolvere brillantemente il problema “instabilità della dentiera”.

  • Come è possibile ?

    La soluzione si chiama OVERDENTURE su IMPANTI.

    Si definisce così una protesi mobile, cioè rimovibile dal Paziente, ma che viene stabilizzata per mezzo di un certo numero di impianti inseriti nell’osso.

    Perciò: parte del sostegno è garantita dagli impianti e parte avviene per mezzo della base ( gengiva+osso) su cui poggia la protesi.

    La tecnica chirurgica è del tutto analoga a quella descritta nella sezione dedicata alla implantologia generale.

    Nel caso della arcata inferiore, che sappiamo essere la più critica da risolvere con la protesi mobile, si inseriscono 2 o 4 impianti nel settore anteriore della mandibola.

    2 impianti arcata inferiore

    2 impianti arcata inferiore


    4 impianti arcata inferiore

    4 impianti arcata inferiore

    A guarigione raggiunta si realizza una protesi mobile che “si incastra” con precisione sugli impianti.

    4 impianti arcata inferiore a guarigione raggiunta

    4 impianti arcata inferiore a guarigione raggiunta

  • Come si procede a realizzare una protesi totale sostenuta da impianti ?

    Due sono le soluzioni possibili:

    1. Gli impianti vengono lasciati indipendenti l’uno dall’altro. In tal caso sulla testa degli impianti si avviteranno dei dispositivi di tenuta a sfera per la protesi (“ball-attachment”).
    attacchi a sfera

    attacchi a sfera


    avvitamento attacchi a sfera sugli impianti

    avvitamento attacchi a sfera sugli impianti

    (questa ultima immagine è da scomporre in due parti da affiancare in orizzontale)

    in questo modo l’interfaccia protesi/osso+impianto con attacco a sfera sarà la seguente:

    interfaccia protesi/osso+impianto con attacco a sfera

    interfaccia protesi/osso+impianto con attacco a sfera

    1. Gli impianti vengono solidarizzati da una barra fusa in metallo nobile: in tal caso i dispositivi a sfera vengono incorporati nella barra stessa.
    barra fusa con attacchi a sfera

    barra fusa con attacchi a sfera

    Nell’uno e nell’altro caso la parte inferiore della protesi presenta dei riscontri ad incastro ( elementi femmina ) che corrispondono agli elementi maschio, rappresentati dagli attacchi a sfera.

    parte inferiore della protesi

    parte inferiore della protesi

    La protesi potrà ora essere inserita sugli impianti con un ottimale risultato in termini di stabilità e di confort per il Paziente.

    protesi inserita sugli impianti

    protesi inserita sugli impianti

  • Perciò è vantaggioso per il Paziente portatore di protesi mobile avere anche un appoggio su degli impianti ?

    SI !!!!

    Ricorrendo alla implantologia una protesi mobile raggiunge un’ottimale stabilità con effetti benefici sia sulla funzione masticatoria e fonetica sia sull’equilibrio emotivo-psicologico del Paziente.

    Inoltre la presenza degli impianti riduce sensibilmente il problema del riassorbimento dell’osso.

    Ecco un esempio di overdenture inferiore su impianti

  • Esistono differenze, soprattutto per il Paziente anziano, tra questo tipo di protesi mobile sostenuta da impianti ed una protesi fissa su impianti ?

    Certo !!

    L’overdenture su impianti rispetto alle complesse riabilitazioni protesiche fisse su impianti è una riabilitazione più semplice, di più facile realizzazione e di costo decisamente inferiore.

    Inoltre il Paziente può rimuovere agevolmente la protesi per le normali manovre di igiene orale che debbono obbligatoriamente interessare tanto la protesi quanto gli attacchi a sfera inseriti sugli impianti.

    Queste manovre sono certamente più facili da effettuare nel caso della overdenture rispetto alla protesi fissa su impianti. Questo aspetto è tanto più importante quanto più si considera che riabilitazioni protesiche di questo tipo sono spesso rivolte a Pazienti anziani che richiedono procedure di mantenimento semplificato.

    Gli attacchi a sfera rendono molto semplici le manovre di posizionamento e rimozione della protesi.

     

  • L’intervento chirurgico è molto invasivo? È molto doloroso ?

    Non è invasivo ed è ben tollerato.

    Come per altri interventi di implantologia il Paziente non sente dolore ed il decorso post-operatorio è favorevole.

  • Esistono limiti di età ?

    Come per tutta l’implantologia non esistono limiti di età.

    Spesso sono i Pazienti molto anziani a trovare il maggior giovamento da una soluzione di questo tipo, in quanto l’atrofia ossea ( cioè l’osso che “si ritira”) riguarda con maggiore gravità e frequenza la terza età.

    Elderly People

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